Realizzazione sito - Beppe Petrullo                                                                                                                                                                                                        Fonte Wikipedia

 
 

 

 

          Home Page
          Randazzo
          Varie Randazzo
          Monte Cerignone
          Varie Monte Cerignone
          Venetico
          La storia
          Articoli
          Contatti
          Indirizzi  Utili
          Link
          Dove dormire
          Pubblicazioni
         Contesto Storico
         Casato dei Spatafora
         Discendenza
         Glia artisti del periodo
         I Domenicani a Palermo
         Processo di Canonizzazione
         La Chiesa S. M. in Reclauso

 

  

                                                                                                                                          

Castello (l'antico castrum medievale), che si inerpica fino alla Rocca, costruita nel sec. XIII dai Conti di Montefeltro, è suggestivamente incoronata intorno dal Faggiola, dal Carpegna, dal Montecopiolo, dal S. Paolo. Dopo alterni accadimenti storici, la Rocca, che fu già dominio del Vescovo feretrano claro Peruzzi (cfr. Card. A. Grimoard, Descriptio, s.v.), nel 1389 fu infeudata da Bonifacio IX, al Conte Antonio da Montefeltro, i cui discendenti, con breve intervallo (1448 - 1464) sotto i Malatesta e di un soffio di stagione sotto il Valentino, all'incipienza appena del sec. XVI, lo tennero fino al 1631. Per la sua posizione strategica, Monte Cerignone, privilegiato del titolo di Terra, per lungo tempo fu sede dell'unico Tribunale Montefeltrano e del Commissariato, chiamate per antonomasia, prima Podestà del Montefeltro, quindi fattore del Duca. La Rocca, che ha resistito al rodio del tempo mostrando le cure inimitabili del celeberrimo architetto Francesco di Giorgio Martini, interessato dalle sollecitazioni del Duca Federico da Montefeltro, sembra che si protenda a proteggere il Palazzo dei Begni, di pregevole fattura rinascimentale. Ma ciò che fa più meraviglia è il fatto che nella formidabile arce, proprio nella sua parte nord, il di Giorgio Martini lasciò il soffio della sua potenza architettonica, espressa nell'euritmia e nella semplicità lineare, interpretazione polifonica di tempi nuovi e di trasformate coscienze.

                                                         

Completamente immersa nel verde della natura, ancora quasi del tutto incontaminata e pressochè priva di attività industriali. Queste caratteristiche ed una storia plurisecolare derivantele dal fatto di far parte di un territorio, quello del Montefeltro, che durante i secoli passati è stato teatro di numerosi eventi che ne hanno caratterizzato la storia, l'arte e la cultura, rendono Monte Cerignone, insieme alle altre località della stessa regione, tra le quali spicca per notorietà la famosissima San Leo con la sua imponente rocca, meta occasionale dei turisti che trascorrono le vacanze presso le località balneari della vicina riviera adriatica. Il centro storico sorge a circa 550 metri di altezza sopra il livello del mare su uno sperone di roccia che degrada bruscamente a valle giungendo con le costruzioni più antiche fino a ridosso degli argini del fiume Conca ed è circondato quasi interamente da una cinta costituita da quattro montagne che si interrompe soltanto ad est in direzione della valle che incanala le acque del fiume verso il mare Adriatico. Monte Cerignone fu sede, in passato, durante i secoli bui del Medio Evo, del famigerato tribunale dell'inquisizione divenuto celebre per le atrocità commesse in nome della Chiesa cattolica, per questo antiche leggende sopravvissute all'oblio del tempo narrano di una spietata caccia alle streghe risoltasi con innumerevoli roghi consumatisi in ogni piazza ed in ogni angolo del paese, vicende di una ferocia inaudita che hanno generato per secoli una paura ed una diffidenza tali da rimanere a lungo impresse nella memoria collettiva della gente del piccolo borgo al punto che di tali storie si tramanda ancora il ricordo
Nel 1491 il 15 settembre viene inviato Beato Domenico Spadafora a Montecerignone per costruire
un convento e una chiesa che sara` dedicata alla Madonna delle Grazie, in localita Fontebuona. Chi invitato nostro Beato? Il Vescovo di Montefeltro e la Comunita` di Montecerignione chiedono una comunita` di frati per l`educazione della gioventu`. Padre Domenico
con i compagni arriva con grande gioia. 
Sui terreni ricevuti dal Comune inizia la costruzione della Chiesa che sara` terminata a luglio del 1498, e viene consacrata dal Vescovo di Senigallia.
Viene costruito il conventino con sei celle per i frati. La vita monastica e` molto intensa: preghiera, digiuno, studio, mattutino nella notte e messa cantata ogni giorno. Padre Domenico Spadafora per 30 anni rimane a Fontebuona animatore e formatore di religiosi che invia come San Domenico Guzman anche in altri conventi. La sua fama cresce con il tempo.